Survivors’ Club vol. 01. La proposta by Mary Balogh

autore:Mary Balogh
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Survivor s Club Vol. 01
editore: Mondadori
pubblicato: 2013-08-17T00:00:00+00:00

Gwen si era sentita così arrabbiata e triste che faceva fatica a respirare. Si era sentita insultata e addolorata. Aveva desiderato fuggire dalla biblioteca e da quella casa, correre sotto la pioggia fino alla residenza vedovile, col suo vestito troppo lungo e la sua caviglia fragile.

Ma nemmeno la casa vedovile sarebbe stata abbastanza lontana. Non lo sarebbero stati neanche gli estremi confini del mondo.

Quando lei era entrata in biblioteca, si era trovata davanti Hugo, con il suo aspetto militaresco, rigido e scostante. Sembrava un estraneo, e che si trovasse lì contro la propria volontà. Era quasi impossibile credere che, in uno splendido pomeriggio, fosse stato il suo amante.

Quanto meno, le era impossibile crederlo col corpo e con la parte razionale della mente.

Le sue emozioni erano tutta un'altra questione.

Poi lui le aveva annunciato di essere venuto, come se lei lo avesse aspettato con ansia, sospirando in attesa del suo arrivo. Come se le stesse facendo un grande favore.

E poi... be', non aveva nemmeno tentato di dissimulare il motivo per cui le aveva proposto di sposarlo: perché lei usasse la propria influenza per introdurre la sua preziosa sorella nell'alta società e le trovasse un uomo di nobili origini da sposare.

Doveva aver sperato che lei fosse incinta, così gli avrebbe semplificato le cose.

Gwen rimase per un attimo con la mano sulla porta, dopo che lui l'aveva congedata: lui aveva congedato lei dalla biblioteca di Neville. Era a un passo dalla libertà e da quella che già sapeva sarebbe stata una terribile delusione d'amore. Perché i ricordi che aveva di lui sarebbero stati rovinati per sempre.

Poi le venne in mente una cosa.

Non era possibile che lui fosse andato lì con l'intenzione di dirle che sua sorella aveva bisogno di un invito a un ballo dell'alta società e che quindi lei doveva sposarlo. Era semplicemente assurdo.

Era invece possibile che lui, ripercorrendo con la memoria quella scena e le parole che aveva pronunciato, provasse vergogna. Gwen immaginò che si fosse preparato in anticipo quello che voleva dire, e poi l'intero discorso gli fosse sfuggito di mente quando lei era entrata nella stanza. Era anche possibile che il suo atteggiamento rigido e militaresco e la sua aria accigliata nascondessero imbarazzo e insicurezza.

Probabilmente gli ci era voluto del coraggio a presentarsi a Newbury, considerò Gwen.

Certo, poteva anche sbagliarsi del tutto.

«Lord Trentham» chiese rivolta al pannello della porta che aveva davanti «vostra sorella era davvero l'unica ragione per venire qui?»

Pensò che lui non le avrebbe risposto. Chiuse gli occhi e con la mano destra iniziò a girare il pomello. La pioggia scrosciava contro la finestra della biblioteca con particolare intensità.

«No» disse lui e Gwen rilassò la presa sul pomello, aprì gli occhi, fece un respiro profondo e si voltò.

Hugo aveva lo stesso aspetto di prima. Semmai, sembrava ancora più accigliato. Aveva un'aria minacciosa, ma Gwen sapeva che non era così. Non era un tipo pericoloso, anche se dovevano esserci centinaia di uomini, vivi e morti, che si sarebbero proclamati in disaccordo con lei, se avessero potuto.

«Ho fatto sesso con voi» dichiarò lui.

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